Una startup ha lanciato un filtro per lavatrici che cattura oltre 90% di microplastiche, con l'obiettivo di ridurre la contaminazione ambientale. Sostenuto da un impulso legislativo e da progetti pilota universitari, il dispositivo offre una soluzione promettente a una crisi ecologica crescente.
Tra le crescenti preoccupazioni per l'inquinamento da microplastiche, è emerso un nuovo sistema di filtraggio per lavatrici che potrebbe cambiare le carte in tavola. Fondato da tre ex studenti di ingegneria della Case Western Reserve University, CLEANR si propone di affrontare la crisi ambientale derivante dai tessuti sintetici, che durante il processo di lavaggio rilasciano minuscole fibre che possono eludere gli impianti di trattamento delle acque reflue standard e infine contaminare i corsi d'acqua. Il sistema CLEANR è attualmente in fase di implementazione in collaborazione con tre università ed è disponibile anche per i consumatori domestici al prezzo di $249.
Le microplastiche sono sempre più riconosciute come un grave problema ambientale e compaiono in diversi prodotti, dai cosmetici all'abbigliamento quotidiano. Secondo studi recenti, circa 94% di acqua di rubinetto negli Stati Uniti contengono fibre microplastiche. Queste minuscole particelle sono collegate a vari problemi di salute, tra cui un aumento del rischio di infarto, ictus e alcuni tipi di cancro, oltre a potenziali effetti negativi sulla salute riproduttiva e respiratoria. Come ha spiegato Max Pennington, cofondatore di CLEANR, l'iniziativa è nata come risposta appassionata a un problema urgente. "Ci siamo resi conto che le microplastiche sembravano essere un problema importante", ha dichiarato ai giornalisti.
Per sviluppare la loro soluzione, il trio ha sfruttato le risorse di Sears think(box), un grande makerspace situato nella loro università. Dopo aver sperimentato vari prototipi, uno dei quali avrebbe causato un piccolo allagamento nella cucina di una confraternita, hanno trovato ispirazione nella natura. Hanno progettato il VORTX tech, un sistema di filtraggio che presumibilmente cattura oltre 90% di microplastiche con dimensioni di soli 50 micron, equivalenti alla larghezza di una sottile ciocca di capelli. Questo innovativo apparecchio, che assomiglia a un piccolo tornado, viene installato sul tubo di scarico della lavatrice e raccoglie i materiali di scarto in una capsula rimovibile.
La tecnologia di CLEANR sostiene di evitare che ogni anno circa 56 carte di credito di plastica entrino nei corsi d'acqua per ogni filtro utilizzato. L'azienda è alla ricerca di partnership con i produttori di lavatrici per incorporare i propri filtri direttamente nelle nuove macchine. Contemporaneamente, CLEANR sta installando i suoi sistemi nelle lavatrici dei campus della Case Western Reserve University, della University of Akron e della University of South Alabama.
I recenti sviluppi dei quadri legislativi stanno creando un ambiente favorevole alla tecnologia CLEANR. Dopo la Francia, che ha imposto alle nuove lavatrici di incorporare filtri per le microplastiche, anche altre giurisdizioni hanno proposto misure simili. In particolare, una proposta di legge del Senato del New Jersey mira a richiedere che le lavatrici vendute dopo il 1° gennaio 2030 includano sistemi di filtraggio che affrontino questo pressante problema ambientale. Questi sforzi legislativi sottolineano il più ampio riconoscimento da parte della società della minaccia rappresentata dalle microplastiche, che hanno permeato non solo gli ecosistemi marini ma anche la catena alimentare e persino l'aria che respiriamo.
L'impegno di CLEANR per la sostenibilità ha acquisito uno slancio significativo, con oltre $7 milioni di finanziamenti raccolti fino ad oggi. Alla recente fiera tecnologica IFA di Berlino, il prodotto ha ricevuto sei premi "Best of IFA 2023", che ne hanno evidenziato l'approccio innovativo e l'efficacia. Come ha dichiarato Pennington, "se non agiamo ora e se non lo prendiamo alla fonte ora, sarà troppo tardi per fare la differenza", rafforzando l'urgenza della loro missione di mitigare l'inquinamento da microplastiche.