Abbiamo incontrato Professor Majid NazemProfessore di Ingegneria geotecnica presso la STEM|School of Engineering della RMIT University per saperne di più sulla ricerca che conduce sulle strutture del suolo del fondale marino.
Quale problema affronta la vostra ricerca/startup e perché è importante sia dal punto di vista accademico che da quello del mondo reale?
La nostra ricerca affronta la sfida di condurre efficaci analisi del suolo del fondale marino in acque poco profonde, che è fondamentale per lo sviluppo di parchi eolici offshore e altre infrastrutture marine. I metodi tradizionali, come i penetrometri ad accelerazione di gravità, sono inefficaci in questi ambienti poco profondi, limitando l'accesso ai dati geotecnici necessari.
Dal punto di vista accademico, questa ricerca contribuisce a far progredire l'ingegneria geotecnica introducendo un metodo innovativo per la caratterizzazione del suolo del fondale marino e un quadro di analisi per determinare i parametri ingegneristici dai dati di penetrazione dinamica. Dal punto di vista del mondo reale, l'innovazione fornisce una soluzione pratica per ridurre i costi e migliorare l'efficienza delle indagini preliminari nei cantieri offshore.
Quale tecnologia/innovazione apporta la vostra ricerca al campo e come sfrutta le risorse o le competenze dell'università?
L'innovazione introdotta dalla nostra ricerca è un penetrometro di tipo launch che può essere adattato alle attrezzature esistenti per l'analisi dei fondali marini. Questo dispositivo utilizza un meccanismo che spinge una sonda strumentata nel fondale marino ad alta velocità. Questo sviluppo sfrutta le competenze e le risorse dell'Università RMIT, in particolare nelle aree dei materiali avanzati, delle prove strutturali e dell'ingegneria geotecnica. Il Laboratorio di Strutture Pesanti dell'RMIT è stato fondamentale per la prototipazione e il collaudo del dispositivo, fornendo una solida base per ulteriori sviluppi.

Il professor Nazem (a sinistra) con Junslin Rong, tutor part-time ed ex studente di dottorato presso la RMIT School of Engineering.
In quale fase di sviluppo si trova la vostra innovazione e come l'università ne sostiene la commercializzazione?
L'innovazione è attualmente in fase di prototipo avanzato, avendo dimostrato con successo significativi miglioramenti nel potenziale di penetrazione durante i test di laboratorio. L'Australian Research Council ha sostenuto la ricerca attraverso il programma Discovery Project, che ha fornito finanziamenti fondamentali per lo sviluppo iniziale. L'università sostiene attivamente il processo di commercializzazione attraverso l'accesso alla promozione sui media e la pubblicazione dei risultati della ricerca su riviste scientifiche, oltre a facilitare potenziali partnership industriali. Siamo ora alla ricerca di partner industriali per condurre la fase successiva del nostro piano di sperimentazione, ovvero le prove sul campo, e portare questa tecnologia dal laboratorio al mercato.
Qual è l'impatto potenziale della vostra innovazione sulla riduzione delle emissioni o sulle sfide della sostenibilità e come può contribuire a sforzi di ricerca più ampi?
Migliorando l'efficienza e riducendo i costi delle analisi del suolo del fondale marino, questa innovazione sostiene direttamente l'espansione dei parchi eolici offshore accelerando il processo di indagine del sito, una componente chiave dell'infrastruttura per le energie rinnovabili per raggiungere l'obiettivo della decarbonizzazione globale entro il 2050. Il metodo del test di penetrazione dinamica consentirà una più rapida diffusione delle turbine eoliche, contribuendo a una significativa riduzione degli investimenti per le indagini sul sito. Questa ricerca può anche integrare altri sforzi nel settore, fornendo dati critici che migliorano l'accuratezza dei progetti delle fondazioni offshore, portando infine a sistemi di energia rinnovabile più sicuri e resistenti.
Quali sono le principali sfide specifiche per lo sviluppo e la commercializzazione della ricerca in un'università?
Una delle sfide principali per la commercializzazione della ricerca universitaria nel campo dell'ingegneria geotecnica è la conoscenza specialistica richiesta per la penetrazione dinamica. Anche assicurarsi ulteriori finanziamenti oltre alle sovvenzioni iniziali è fondamentale per passare a un prodotto commerciabile. La creazione di partnership industriali è essenziale, ma può essere difficile a causa della necessità di un'ampia rete di contatti e della mancanza di esperienza commerciale tra i ricercatori. Inoltre, navigare in ambienti normativi complessi per garantire la conformità agli standard industriali e alle norme di sicurezza richiede tempo e competenze che potrebbero non essere facilmente disponibili all'interno dell'università.
Di quale supporto avete bisogno per passare dalla ricerca universitaria a un prodotto commerciabile?
Per trasformare questa ricerca in un prodotto commerciabile, abbiamo bisogno di partnership industriali ambiziose nello sviluppo di infrastrutture per l'energia rinnovabile offshore, che possano fornire spunti pratici e opportunità per le prove di penetrazione offshore sul campo o per l'aggiornamento dei test di laboratorio esistenti. Sono inoltre indispensabili ulteriori finanziamenti per aumentare la scala della tecnologia del penetrometro con una produzione e dei sensori avanzati. L'orientamento normativo sarà fondamentale per garantire che il dispositivo soddisfi tutti gli standard di sicurezza e ambientali necessari. Il sostegno in queste aree contribuirà a colmare il divario tra la ricerca accademica e la fattibilità commerciale, consentendo alla tecnologia di avere un impatto sul mondo reale.