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Potremmo quasi eliminare l'inquinamento da plastica entro il 2050

16 novembre 2024
di Dominic Shales

I ricercatori hanno presentato un rapporto ottimistico secondo cui la quasi eliminazione dell'inquinamento da plastica entro il 2050 è un risultato plausibile se i leader mondiali utilizzeranno efficacemente un trattato internazionale attualmente in fase di negoziazione.

Il rapporto è stato pubblicato su Science da un consorzio di ricercatori dell'Università della California, tra cui il senior data scientist A. Samuel Pottinger dell'Eric and Wendy Schmidt Center for Data Science and Environment della UC Berkeley.

Lo studio sottolinea una premessa fondamentale: esistono diversi percorsi politici che i negoziatori potrebbero adottare per affrontare i problemi pressanti della produzione, dell'uso e dello smaltimento della plastica. Uno dei pacchetti di politiche proposti potrebbe ridurre significativamente le emissioni che riscaldano il pianeta, oltre ad affrontare il problema dei rifiuti di plastica.

La plastica è diventata un bene indispensabile nella vita moderna e il suo utilizzo è evidente in diversi prodotti, dai pannolini ai mobili. Per quantificare questo dato, entro il 2021 saranno stati generati a livello globale oltre 11 miliardi di tonnellate metriche di plastica, equivalenti alla massa di circa 1,6 miliardi di elefanti. Questa produzione massiccia ha provocato diversi impatti negativi, tra cui l'alterazione dell'ecosistema, l'aumento dei rischi per la salute umana, l'accelerazione dei cambiamenti climatici e l'aumento delle disuguaglianze sociali.

Nel tentativo di arginare questa crisi globale, i leader internazionali lavorano in collaborazione dal 2022. Questo mese, la Corea del Sud ospiterà un incontro cruciale volto a finalizzare il primo trattato internazionale giuridicamente vincolante sull'inquinamento da plastica. Si prevede che questo trattato porterà a un forte impegno da parte delle nazioni partecipanti verso pratiche di gestione sostenibile della plastica.

Il documento di ricerca, "Percorsi per ridurre la cattiva gestione dei rifiuti plastici a livello globale e le emissioni di gas serra entro il 2050". presenta intuizioni che sono state ulteriormente sviluppate da lavori precedenti. In precedenza i ricercatori avevano presentato il Global Plastic Policy Tool, un modello open source alimentato dall'intelligenza artificiale che simula l'efficacia di vari interventi politici. I negoziatori dei trattati hanno già utilizzato questo strumento, che sfrutta dati regionali innovativi, per orientarsi tra i potenziali risultati di interventi politici critici.

Pottinger sottolinea che il successo di questo trattato dipende dall'essere informato sui dati. "Speriamo che le proposte del trattato, basate sui dati scientifici più recenti, forniscano un quadro accurato dei progressi compiuti verso questi ambiziosi obiettivi ambientali", ha osservato.

Il team di autori di questo studio comprende esperti della UC Berkeley e della UC Santa Barbara, tra cui i ricercatori Ciera Martinez, Magali de Bruyn, Carl Boettiger, Roland Geyer, Nivedita Biyani, Neil Nathan, Molly R. Morse ed Elijah Baker, oltre a Douglas McCauley, co-direttore del DSE.

Lo studio sottolinea l'urgenza di affrontare il problema della cattiva gestione dei rifiuti di plastica, stimati in 15% dei 425 milioni di tonnellate metriche generate annualmente a partire dal 2020. In assenza di interventi, entro il 2050 l'inquinamento da plastica potrebbe salire a 121 milioni di tonnellate annue. Inoltre, le emissioni di gas serra dovute alla plastica potrebbero aumentare di 37% rispetto ai livelli del 2020, raggiungendo 3,35 gigatoni di CO2 equivalente entro la metà del secolo.

Per affrontare queste sfide, i ricercatori propongono una combinazione di interventi. Questa soluzione in quattro fasi prevede di garantire il riciclaggio di 40% dei rifiuti plastici globali, di limitare la produzione di nuova plastica ai livelli del 2020, di investire $50 miliardi di euro per migliorare le infrastrutture di gestione dei rifiuti e di imporre una tassa elevata sul consumo di imballaggi.

L'attuazione di questo pacchetto di politiche proposte potrebbe ridurre drasticamente l'inquinamento da plastica, stimato in 11 milioni di tonnellate metriche entro il 2050. Dal punto di vista climatico, le emissioni legate alla plastica potrebbero diminuire di un terzo, pari a 2,09 gigatoni di CO2 equivalente - una riduzione paragonabile alla rimozione di quasi 300 milioni di veicoli dalle strade per un anno.

Sebbene la portata dell'attuale ruolo della plastica nella vita di tutti i giorni possa sembrare una sfida, lo studio mira a dimostrare che uno sforzo concertato e guidato dai dati può dare risultati sostanziali. Le politiche necessarie potrebbero essere diverse, ma le basi della possibilità rimangono solide.