Un recente rapporto del think-tank sull'energia RMI rivela che i Paesi in via di sviluppo sono all'avanguardia nelle tecnologie per l'energia rinnovabile, soprattutto solare ed eolica. Ciò evidenzia significativi cambiamenti economici e un potenziale di crescita sostenibile.
I Paesi in via di sviluppo, conosciuti collettivamente come il Sud globale, stanno superando il Nord globale nella diffusione delle tecnologie per le energie rinnovabili. Questa tendenza è particolarmente evidente nell'adozione delle tecnologie solari ed eoliche, con l'America Latina in prima linea, che ha superato persino la Cina nella velocità di adozione, secondo il rapporto.
Il Sud globale, che comprende regioni come l'America Latina, l'Africa, l'Asia meridionale e il Sud-est asiatico, ha storicamente affrontato sfide energetiche significative, con una domanda di energia pro-capite che è solo un quinto di quella dei Paesi sviluppati. Questa situazione è aggravata dal fatto che queste regioni sono diventate importatrici nette di combustibili fossili, una dipendenza che comporta oneri economici dovuti alla fluttuazione dei prezzi del carburante.
Tuttavia, il Sud globale vanta un notevole 70% del potenziale mondiale di energia rinnovabile e il calo dei costi delle tecnologie pulite ha reso la transizione verso le energie rinnovabili sempre più fattibile. Questo cambiamento è dovuto principalmente agli ingenti investimenti e alla disponibilità di soluzioni cleantech cinesi economicamente vantaggiose. In particolare, si prevede che, entro il 2024, 87% della spesa totale in conto capitale per la generazione di energia elettrica sarà destinata a progetti di energia pulita, con un aumento significativo rispetto agli anni precedenti.
La ricerca mostra che tre quarti della domanda energetica del Sud globale si trova nel "punto di forza" del cambiamento in base al livello di importazioni di combustibili fossili, al reddito, alla domanda di energia e alle risorse rinnovabili disponibili. La ricerca rileva che:
- Con il 60% della popolazione globale, il Sud del mondo possiede solo il 20% della produzione e delle riserve di combustibili fossili e la produzione di petrolio e gas è in declino. Di conseguenza, è già un importatore netto di combustibili fossili. Al contrario, il Sud del mondo è ricco di energie rinnovabili, con il 70% del potenziale rinnovabile globale.
- Nel 2024, l'87% delle spese di capitale per la generazione di elettricità sarà destinato all'energia pulita. Negli ultimi cinque anni, la produzione di energia solare ed eolica nel Sud del mondo è cresciuta in media del 23% all'anno, arrivando a fornire il 9% dell'elettricità. L'adozione di energia solare ed eolica nel Sud del mondo è in ritardo di soli cinque anni rispetto al Nord del mondo.
- Un quinto del Sud globale, dal Brasile al Marocco e alla Namibia, dal Bangladesh all'Egitto e al Vietnam, ha già superato il Nord globale in termini di quota di energia solare ed eolica nella produzione di elettricità o di quota di elettricità nell'energia finale.
Secondo l'Agenzia Internazionale per l'Energia (AIE), la nuova capacità solare ed eolica in queste regioni dovrebbe aumentare di 60% quest'anno, raggiungendo oltre 70 gigawatt. Negli ultimi cinque anni, la crescita dell'energia solare ed eolica ha registrato un tasso medio annuo di 23%, contribuendo ora per 9% alla generazione di elettricità in queste regioni.
In modo impressionante, Paesi come Brasile, Marocco, Bangladesh, Egitto, Namibia e Vietnam hanno già superato il Nord globale in termini di adozione di energia solare ed eolica o di tassi di elettrificazione. Lo spostamento economico verso l'energia rinnovabile è considerevole e questi progressi consentono a molti Paesi di riorientare porzioni significative del loro PIL lontano dalle importazioni di combustibili fossili.
Il rapporto riconosce diversi fattori che contribuiscono a questa transizione accelerata. La diminuzione dei costi delle tecnologie rinnovabili a livello globale, in gran parte trainata dagli investimenti cinesi, è un fattore cruciale che rende queste tecnologie più accessibili ed economicamente sostenibili. Nel 2023, il costo delle tecnologie solari e delle batterie si è dimezzato, rendendole alla portata dei Paesi a medio reddito.
Tuttavia, permangono disparità nei costi di investimento. Nel 2022, il costo medio ponderato del capitale per i progetti solari nel Sud globale era di circa 11%, rispetto ai circa 5% delle economie avanzate. Nonostante questi ostacoli, i settori delle energie rinnovabili nel Sud globale sono fiorenti e le proiezioni indicano che queste regioni potrebbero presto aggiungere più energia rinnovabile rispetto alle loro controparti più ricche.

Le economie emergenti, prive di infrastrutture consolidate per i combustibili fossili e con lobby meno pronunciate, sono ben posizionate per guidare la rivoluzione dell'energia verde. Inoltre, i vantaggi geografici, come la maggiore vicinanza all'equatore e la conseguente maggiore intensità della luce solare, aumentano il potenziale di diffusione dell'energia solare.
Mentre queste regioni si avviano verso un futuro sostenibile, anche il panorama geopolitico gioca un ruolo importante. I Paesi in via di sviluppo, più inclini ad adottare le tecnologie disponibili più economiche, sono pronti a sfruttare il dominio della Cina nel mercato delle tecnologie rinnovabili. Al contrario, le tensioni commerciali in Occidente aumentano i costi associati alla transizione energetica.
Il rapporto RMI evidenzia il potenziale non sfruttato di queste regioni per una transizione più efficiente rispetto alle economie più ricche, grazie a un minor numero di sistemi preesistenti e alle basi gettate dai primi adottatori nei Paesi sviluppati. L'attenzione, in futuro, si concentra non solo sull'aumento dell'offerta di energia rinnovabile, ma anche sulla massimizzazione dell'efficienza energetica.
Nel complesso, il passaggio alle energie rinnovabili nel Sud del mondo incarna una fase di trasformazione delle dinamiche energetiche globali, segnando un progresso significativo nell'affrontare il fabbisogno energetico promuovendo al contempo una crescita economica sostenibile.