Due pionieri della cattura del carbonio, CarbonQuest e Spiritus, hanno concluso con successo i round di finanziamento che consentiranno loro di sviluppare le proprie tecnologie. La cattura dell'anidride carbonica è considerata una tecnologia chiave per consentire la transizione a zero emissioni, anche se i volumi sono ancora molto bassi.
Ogni azienda ha un approccio diverso. CarbonQuest utilizza una tecnologia di cattura del carbonio distribuita, mentre Spiritus sta portando avanti la cattura diretta dell'aria.
La cattura distribuita del carbonio (DCC) è una tecnologia emergente progettata per catturare la CO₂ direttamente nel punto di emissione da fonti decentralizzate come case, edifici, siti industriali e persino veicoli. A differenza dei sistemi di cattura del carbonio su larga scala che si concentrano su impianti industriali o centrali elettriche, il DCC integra i meccanismi di cattura nelle infrastrutture esistenti, riducendo la necessità di estese reti di trasporto e stoccaggio della CO₂. Questo approccio consente di ridurre le emissioni in più settori, con potenziali applicazioni nei sistemi di condizionamento dell'aria, nelle piccole fabbriche e nelle fonti mobili come navi e camion.
Al contrario, la cattura diretta dell'aria (DAC) rimuove il CO₂ dall'atmosfera ambientale, anziché rivolgersi a fonti di emissione specifiche. Gli impianti DAC utilizzano processi chimici per estrarre la CO₂ dall'aria, che viene poi stoccata nel sottosuolo o riutilizzata per uso industriale. Sebbene il DAC svolga un ruolo cruciale nella rimozione del carbonio a lungo termine, richiede un notevole apporto energetico a causa della bassa concentrazione di CO₂ nell'aria. Il DCC, catturando le emissioni a concentrazioni più elevate prima che si disperdano, offre un modo più efficiente dal punto di vista energetico per ridurre le emissioni localizzate, integrando al contempo strategie più ampie di rimozione del carbonio.
Il round di finanziamento di CarbonQuest
Il round di finanziamento da $20 milioni di CarbonQuest è stato guidato da Riverbend Energy Group. Ulteriori contributi sono stati apportati da due investitori istituzionali, Energy Capital Ventures (ECV) e Aligned Climate Capital. Quest'ultima iniezione di capitale è destinata a una più ampia diffusione della tecnologia di cattura distribuita del carbonio di CarbonQuest in numerosi segmenti di clienti in Nord America, nonché al reclutamento di talenti di alto livello nel settore.
Il finanziamento è destinato a consentire a CarbonQuest di raggiungere il più basso costo per tonnellata nel campo della cattura del carbonio e di migliorare l'efficienza del sistema. Sulla base dell'esperienza acquisita con sei implementazioni commerciali, l'azienda è pronta a rivolgersi a nuovi mercati che fanno affidamento sull'energia in loco o sul riutilizzo della CO2. I partner dell'investimento hanno individuato in CarbonQuest un fattore vitale per la transizione energetica in corso, in particolare nel segmento poco esplorato della cattura distribuita del carbonio.
Vic Pascucci, Managing General Partner e Co-Fondatore di Energy Capital Ventures, ha espresso l'entusiasmo della società di venture capital, dichiarando: "In qualità di fondo di venture capital focalizzato sulla resilienza, la sostenibilità e la trasformazione digitale dell'industria del gas naturale, siamo estremamente entusiasti di aggiungere CarbonQuest al nostro portafoglio". Ha poi aggiunto che CarbonQuest presenta soluzioni innovative di decarbonizzazione applicabili a un ampio spettro di settori, tra cui quello manifatturiero e dei centri dati.
Shane Johnson, CEO di CarbonQuest, ha espresso il suo entusiasmo per la chiusura del round di finanziamento, sottolineando il potenziale dell'investimento per accelerare gli sforzi di espansione e coltivare un portafoglio diversificato di progetti. Nel frattempo, Peter Davidson, CEO di Aligned Climate Capital, ha sottolineato l'urgente necessità di soluzioni efficaci per la cattura dell'anidride carbonica negli impianti commerciali e industriali, affermando il proprio impegno per
I progressi di CarbonQuest fanno seguito al Memorandum of Understanding (MoU) stipulato nel dicembre 2024 con Carbfix, un operatore di stoccaggio minerale di anidride carbonica, che mira a identificare i siti ottimali per la cattura e la mineralizzazione del carbonio. L'azienda sta attualmente finalizzando altri progetti che mirano alla riduzione immediata delle emissioni all'interno di impianti "difficili da abbattere" in tutto il Nord America.
Serie A di Spiritus
Inoltre, la startup Spiritus, attiva nel settore delle tecnologie climatiche, ha ottenuto un finanziamento di $30 milioni nella Serie A per proseguire lo sviluppo della tecnologia di cattura diretta dell'aria (DAC), che svolge un ruolo fondamentale nelle strategie di rimozione del carbonio, essenziali per il raggiungimento delle emissioni nette zero. Fondata nel 2022 dal CEO Charles Cadieu e dal CTO Matt Lee, Spiritus mira ad abbassare significativamente il costo del DAC da una media di $1.000 a tonnellata a $100 a tonnellata grazie all'innovativo approccio "Carbon Orchard". Questo sistema passivo per la cattura di CO2 senza il grande fabbisogno energetico tipicamente associato al DAC riflette un movimento verso tecnologie di rimozione del carbonio economicamente più valide.
Cadieu ha sottolineato la crescente domanda di decarbonizzazione in concomitanza con l'aumento della domanda industriale, affermando: "La nostra tecnologia DAC mette a portata di mano la decarbonizzazione su larga scala". Il recente round di finanziamento è stato guidato da Aramco Ventures e ha visto la partecipazione di altri investitori chiave, che faciliteranno la realizzazione di progetti come un impianto pilota nel Nuovo Messico e un importante progetto di sequestro nel Wyoming, che dovrebbe catturare due megatoni di CO2 all'anno.
Sebbene i costi di DCC e DAC siano elevati e il successo non sia garantito, alcuni investitori sono chiaramente disposti a giocare a lungo.