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Il cambiamento climatico minaccia la produzione globale di avocado

11 giugno 2024
di Dominic Shales

Il 12 maggio 2024, un rapporto di Christian Aid ha evidenziato il grave impatto del cambiamento climatico sulla produzione globale di avocado. Il superfood, noto per l'alto contenuto di fibre e grassi sani, richiede una notevole quantità d'acqua, il che lo rende particolarmente vulnerabile alle condizioni climatiche più calde, secche e volatili.

Il rapporto indica che regioni chiave per la coltivazione dell'avocado come Burundi, Cile, Perù, Spagna, Sudafrica e Messico stanno subendo una riduzione della produttività a causa del cambiamento delle condizioni climatiche. Le proiezioni indicano che entro il 2050 queste aree potrebbero ridursi da 14% a 41%, a seconda del tasso di riduzione delle emissioni globali. Il Messico, il più grande produttore di avocado al mondo, potrebbe perdere fino a 43% della sua area di coltivazione se le temperature globali dovessero aumentare fino a 5°C.

Jolis Bigirimana, coltivatore di avocado in Burundi, ha osservato che le condizioni climatiche estreme hanno già un forte impatto sulla produttività e sul reddito degli agricoltori. Allo stesso modo, Honor Eldrige, esperta di alimentazione sostenibile, ha sottolineato che l'elevato fabbisogno idrico della coltivazione dell'avocado rende sempre più costosa la produzione del frutto.

La dottoressa Chloe Sutcliffe della Royal Horticultural Society ha sottolineato che regioni come il Perù e il Cile, esportatori cruciali per paesi come il Regno Unito, sono già alle prese con una significativa scarsità d'acqua. Il rapporto chiede una riduzione urgente delle emissioni e un maggiore sostegno finanziario per gli agricoltori delle regioni vulnerabili al clima, per aiutarli ad adattarsi a queste condizioni mutevoli.

Mariana Paoli di Christian Aid ha dichiarato che, sebbene gli avocado siano altamente nutrienti, il loro intenso fabbisogno idrico li rende suscettibili agli impatti del cambiamento climatico. Il rapporto conclude esortando le nazioni più ricche ad assistere le comunità agricole colpite e ad accelerare la transizione verso fonti di energia rinnovabili.